La storia di Claudia Ratti precedente a Clarart: la prima volta come press office nel 1994 in un’agenzia di Milano specializzata nella comunicazione per l’arte, e da allora attività di press office per sedi museali e agenzie milanesi del settore. Oggi Clarart produce in autonomia o in partnership mostre ed eventi diversi.
Prima di Clarart, tre iniziative rimaste nel cuore:
“Guido Crepax: Valentina allo specchio”, a Milano da Arteutopia nel 2002. Una mostra raffinata, alla chiusura della quale è stato difficile separarsi da quel tratto elegante, da quel personaggio colto e spregiudicato che ci seduceva dai muri della galleria sulle tavole originali disegnate dalla mano del suo autore.
“La Fornarina di Raffaello”, ai Musei di Porta Romana nel 2002. La più emozionante. Il blindato che custodiva l’opera arrivò a tarda sera, con scorta di polizia e curatrice in guanti bianchi. Ecco la tavola antica svelarsi davanti ai nostri occhi ansiosi della visione. Poi lunga ammirazione in solitaria, i lunedì, in sala espositiva a museo chiuso.
“Bruno Bozzetto: allegri non troppo” da Arteutopia nel 2000. I suoi film andavano visti nei circuiti d’essai, non si trovavano facilmente in VHS e non ancora in DVD. La mostra fu occasione per riunire una visione dell’universo, dei personaggi, delle storie e delle tecniche dell’autore di West and Soda, che ha modellato parte dell’infanzia di molti.